Al di là del metodo messo a punto da Marie Kondo per il riordino degli spazi, quello che più ci ha colpito è il fine che il libro si pone.
Trovarsi in una stanza pulita e ordinata ci obbliga a confrontarci con le nostre emozioni e la nostra interiorità. Ci fa notare quei problemi che abbiamo sempre cercato di eludere e ci costringe, volenti o nolenti, ad affrontarli.